Cerca nel blog

mercoledì 22 febbraio 2012

Lunedì 8 agosto, finalmente si va, destinazione Skradin e le cascate dek Krka

Le 4.30 del mattino, il proto quasi completamente svuotato delle centinaia di barche viste il Sabato, Io, Tay e Luca eravamo svegli e pronti a partire.
La scelta dell'orario fu praticamente obbligata, dovevamo recuperare due giorni di navigazione.
Come il giorno prima, l'uscita dal porto fu perfetta e tutto procedette nella maniera migliore. Dopo circa 4.30 di navigazione avvistammo la punta dell'isola di Zlarin, ultima isola prima di arrivare all'ingresso del canale di Sibenik. Armando era leggermente in ritardo ed il mio equipaggio chiaramente provato dalla traversata forzata senza soste. Decisi allora di riparare nella rada di Zlarin in attesa dell'arrivo di AVA.
Un tuffo, il primo dell stagione, fu l'ideale per rigenerarsi. Dopo circa 30 minuti riuscii a mettermi in contatto con Armando il quale nel frattempo era giunto già all'imboccatura del canale di Sibenik e procedeva in direzione della nostra meta.
Salpata l'ancora ci dirigemmo anche noi verso l'imboccatura del golfo di Sebenico. Sulla dritta si ergeva una possente fortezza era quella di San Michele, una possente struttura utilizzata sino agli anni 90 dall'esercito e che ancora oltre la maestà della struttura porta i segni della guerra.






Superato l'ingresso del canale si aprì davanti a noi la città, bellissima, arroccata sulla collina faceva da sfondo al nostro lento viaggio verso Skradin. Costeggiando l'abitato a dritta, mettemmo al prua un direzione della lingua di mare che si addentra tra le colline e che si stringe sempre più. In lontananza si profilava un ponte a volta alto circa 30 metri... dovevamo passare li sotto.



Dopo aver trattenuto il respiro per qualche secondo, sperando che l'omino che faceva il bungee jumping non si lanciasse di testa sul nostro albero, oltrepassammo il ponte e cominciammo a risalire il canyon fino a raggiungere il lago di Skradin. Qui un'ultima virata a destra e fummo davanti all'ACI Marina di Skradin.
Purtroppo la voglia di fare un bagno ci aveva fatto tardare e alle 12.00 i posti in banchina erano ormai esauriti. Dopo alcuni minuti passati a girare nella darsena e a litigare con le trappe di alcuni enormi Yacht ormeggiati, finalmente si liberò un posto. Eravamo arrivati.
Quello che ci aspettava era una bella giornata e una visita alle fantastiche cascate raggiungibili con un battello dall'ACI Marina.
Dopo un fugace pasto ci incamminammo sino all'imbarco del battello e dopo circa 30 minuti arrivammo all'interno del parco naturale delle cascate di Skradin.
Una fantastica passeggiata nel bosco ci condusse sino alle cascate dove alcune piscine naturali facevano da parco acquatico per centinaia di persone. Un posto che a mio avviso merita davvero di essere visitato.






Davvero una bella giornata!!!! Ignari di quello che si stava profilando all'orizzonte trascorremmo anche una bella serata a cena con l'Equipaggio della barca di Armando (carne e pesce a volontà) anche se devo dire che l'aumento di prezzi in Croazia si è fatto sentire.
 Il meteo annunciava una rotazione dei venti da NE e questo faceva salire alla mente una sola parola BORA!!!!!